Console romano. Pretore in Sicilia nel 188 a.C., nel 186 a.C. venne eletto
console ed ebbe come collega Spurio Postumio Albino. In quell'anno
scoppiò a Roma lo scandalo dei baccanali, per far fronte al quale i due
consoli, in accordo con il Senato, proposero una serie di misure note come
Senatusconsultum de bacchanalibus. Nel 183 a.C. fu mandato come legato in
Macedonia per controllare l'attività di Filippo V. Minacciando un
intervento armato delle legioni romane, ottenne dal re il ritiro di tutte le sue
truppe che occupavano la Tracia. Nel periodo immediatamente precedente la terza
guerra macedonica ebbe funzioni di negoziatore con gli Stati minori della
Grecia. Dopo le sue prime campagne macedoniche, che si erano risolte in gravi
disfatte,
M., che era stato di nuovo eletto console nel 169 a.C., prese
il comando delle armate romane, che riuscì a condurre all'interno della
Macedonia spianando la strada alla vittoria definitiva, ottenuta nel 168 a.C.
sotto il consolato di Lucio Emilio Paolo. In seguito
M. venne inviato in
Grecia a far parte di una commissione incaricata di stabilire il futuro politico
della regione. Fu di nuovo console nel 164 a.C. con Lucio Emilio Paolo (II sec.
a.C.).